Intercity addio. Trenitalia ha annunciato che entro giugno 2014 questi treni usciranno dalla rete per essere in parte sostituiti da servizi di trasporto locali. Lo ha annunciato rispondendo a un’interpellanza urgente alla Camera, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso de Caro che ha evidenziato che gli Intercity "presentano un rapporto costi/ricavi fortemente negativo, con perdite rilevanti" e per questo "Trenitalia ha comunicato al ministero dei Trasporti la sua intenzione di sospenderne l’effettuazione in regime di mercato”. Con l'entrata in vigore dell'orario estivo, quindi, potrebbero scomparire tutti gli Intercity sostituiti da treni regionali e peggio da autobus. Una decisione che non è accolta positivamente soprattutto dai pendolari. I convogli regionali, infatti, viaggiano in condizioni pietose, spesso sono sporchi e sovraffollati e in più occasioni si registrano malfunzionamenti causando numerosi disagi all'utenza. Inoltre c'è il concreto rischio per il Cilento che diminuiscano i treni per le aree poste a sud del territorio, già disagiate per il blocco della Cilentana e di diverse strade provinciale che rischiano di isolare alcuni comuni interni. Attualmente sono sette gli Intercity che da Roma, Napoli o Salerno permettono di raggiungere Sapri, ultimo comune campano. Soltanto uno, invece, il Frecciabianca che non effettua fermate intermedie. Il rischio è che alcuni di questi scompaiano. L'unica possibilità di sopravvivere per questi treni è che lo Stato li inserisca nel contratto di servizio, cioè se ne accolli l'onere così come avviene per altri Intercity. I tagli, oltre che la Campania, riguarderanno Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Liguria e Umbria.